martedì 7 giugno 2022

PREMIAZIONE CONCORSO IN MEMORIA DI GIANNETTO VALZELLI martedì 07 giugno 2022

 

Classe 3 A    prof.ssa Genny Lonati         

CRISCI GIORGIA: “ Il riflesso della Memoria”

1° premio  MOTIVAZIONE

“ Il riflesso della memoria” è la composizione polimaterica con cui, utilizzando materiali organici e artificiali  quali rametti d’albero, frammenti cartacei e di specchio, Giorgia ci sollecita a riflettere.

L’uso dello specchio, di per sé materiale solo riflettente, non solo racconta il passato, ma suggerisce un invito, monito?  a interrogarci circa l’approccio contemporaneo alla memoria di una pagina tragica e buia del nostro passato. Per non dimenticare.

I tratti pittorici a tempera sul lato sinistro dell’opera, su uno sfondo nero ad identificare una memoria buia, oscura, di oppressione e morte, descrivono una mano insanguinata che regge un frammento di specchio su cui si riflette un albero fiorito, segno di rinascita, di libertà. In contrasto, sul lato destro, rametti secchi reggono frammenti cartacei di documenti che richiamano il dolore, la brutalità e la tragicità degli eventi.

Il senso di morte che caratterizza il lato destro dell’opera si spezza in una serie di piccoli frammenti di specchi insanguinati, passaggi di memoria? che vanno a comporre l’immagine dell’albero fiorito, sostenuto dalla mano sanguinante.

 E’ la mano della Resistenza che, lottando e soffrendo, si è opposta al buio dell’oppressione e della barbarie nazifascista, consentendo il rifiorire della Libertà.

 

 

Classe 3 A    prof.ssa Genny Lonati         

HAXHIRAJ VANESSA

“La vita durante il regime comunista in Albania

2° premio ex equo   MOTIVAZIONE   

La scheda di presentazione dice di una giornata di lavoro; leggendo le  parole di Vanessa ci si accorge che sono frutto di un tempo molto più lungo: di un vissuto, di un’esperienza intima, profonda, di quelle che ti segnano la vita. E non solo la tua.

Vanessa ci trasporta in Albania, nella sua terra di origine. Inizia a raccontarla come la terra della dittatura di Enver Hoxha. Implacabile,  snocciola  le limitazioni, le violazioni dei  diritti civili e le atrocità dei 40 anni di dittatura : ci parla di religione, donne, oppositori politici, condizioni carcerarie.

Ci offre anche spaccati sociologici “divertenti”: per denunciare l’ossessività del controllo della vita sociale, soprattutto dei giovani, ci parla di “ baffi, occhiali da sole e piccole borse “ banditi in quanto  “apparizioni straniere”. E si addentra su temi come inflazione, povertà,  censura, spese militari e chiusura al mondo[N1] .  

Conclude con le manifestazioni studentesche del dicembre del ‘90 e l’abbattimento della statua di Hoxha e la nascita della giovane democrazia albanese.

Così, alla fine,  i suoi occhi, appassionati e affascinati dalle sue radici, descrivono orgogliosamente l’Albania come la terra verso cui oggi tornano in molti, una terra di opportunità che riaccoglie i suoi esuli, fuggiti un tempo perché “desiderosi di una vita migliore”. E nel sentimento di felicità di Vanessa sentiamo un profondo apprezzamento per la democrazia e per la libertà.

 

 

Classe 3 sez. C professoressa Chiara Lodigiani

Edoardo Voltolini

Scrivi una breve relazione sugli incontri con l’ANPI, relativi agli eventi accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Riportando degli esempi presentati durante questa esperienza, esprimi le tue riflessioni sulla giustizia, sulla responsabilità e le leggi o ordini da eseguire.

2° premio ex equo   MOTIVAZIONE

Un compito in classe con una traccia ben definita: questo era quello che doveva svolgere Edoardo. E lui, diligente e intelligente, l’ha fatto al meglio. Ci ha messi al corrente con precisione del contesto e delle modalità con cui è maturata l’esperienza che gli ha permesso di acquisire i contenuti di cui ci parla con ordine, chiarezza e serietà.

Questo infatti è il dato forte che emerge dal suo testo: l’approccio serio e interessato con cui si è avvicinato all’esperienza che l’ANPI e la Scuola gli hanno offerto e la responsabilità conseguente di porsi domande, di riflettere e comprendere.

 Così Edoardo procede nel suo scritto ed espone i suoi pensieri, le sue considerazioni e le sue conclusioni. In modo accurato e circostanziato. E’consapevole di quanto ha ricevuto dalla Resistenza e ringrazia ammirato e partecipe partigiani e ANPI.

Noi ringraziamo lui per la sua capacità di memoria attiva. Perché ci dà fiducia e speranza.

 

MENZIONE SPECIALE

Classe 3 sez. E professoressa Roberta Filippini

Masserdotti Stella

Bertussi Davide

Colpani Bianca

Gadoldi Davide

 

Scultura alla libertà

MOTIVAZIONE

La  “ Scultura alla libertà”, una rappresentazione ben proporzionata della Vittoria alata , denota un lavoro di attenta e meticolosa osservazione del modello originale. Il lavoro denuncia una lettura “ammirata” che si è tradotta in una cura appassionata e attenta  della riproduzione.

Gli occhi dell’osservatore vengono catturati dalla bella dinamica del corpo: la linea mossa del  busto, delle gambe, delle braccia della figura femminile.

 L’ interessante intervento di modellazione e i segni incisi sulla superficie materica tendono a definire e descrivere, sottolineandone la linea sinuosa, le parti di cui l’oggetto si compone: il corpo, l’acconciatura, le ali, la tunica.

Interessante, ma solo suggerito nel titolo del lavoro, il parallelismo tra la “Vittoria alata” e la Libertà. Rimpiangiamo una presenza di segni tangibili di tale relazione