PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA CONSAPEVOLE
a cura di Renata Tira
Indirizzato alle classi terze scuola Secondaria di primo grado di Borgosatollo
anno scolastico 2021-22
DALLA RESISTENZA ALL’ETICA DELLA
RESPONSABILITA’
La proposta è un intervento
educativo che porti gli alunni da una semplice conoscenza e consapevolezza del
passato, con riferimento ad eventi tragici avvenuti in Italia e in Europa
durante la seconda Guerra mondiale, ad intravedere la possibilità di ricavare
da quegli eventi insegnamenti utili anche nella società contemporanea e nelle
relazioni interpersonali.
Il percorso educativo non è solo
un percorso di memoria storica teso a ricordare, affinchè gli orrori del passato
non si ripetano, ma porta a riflettere su queste drammatiche vicende fino a trarne
elementi formativi attualmente utili: per esempio, e nello specifico, scoprire come
l’influenza delle proprie azioni, sia positive che negative, dipenda dalla consapevolezza
delle relative conseguenze e come azioni positive possano nascere dal conoscere,
ricordare, imparare e riflettere; possano nascere da uomini coraggiosi, forti e
generosi che , pur feriti da atrocità indicibili, non hanno perso la fede
nell’uomo e nella speranza di agire per costruire un futuro migliore.
Il percorso tende a connotare
l’idea di antifascismo con semplici qualità, anche per chi sa poco di storia, facilmente collocabili
nella realtà attuale, anche tra ragazzi:
il rispetto degli altri come persone di qualunque etnia o cultura, la tutela
delle libertà fondamentali, la condanna della violenza fisica e di ogni forma
di oppressione contro i deboli e l’assunzione di responsabilità delle proprie
azioni.
In questo percorso ci si attiene
alle raccomandazioni pedagogiche delle maggiori istituzioni che si occupano di
trasmissione della memoria della Shoah, dallo Yad Vashem in Israele al Mémorial
della Shoah di Parigi: entrambe concordano sull’esigenza di costruire il
racconto storico sugli aspetti meno atroci, privilegiando la narrazione di storie
individuali, se possibile, di coetanei di coloro cui è rivolto il progetto che,
all’epoca dei fatti avevano la stessa età dei discenti e la cui vita ha avuto
esito positivo.
Si raccoglie inoltre la
raccomandazione pedagogica di rassicurare i ragazzi circa la possibilità, anche
in tempi drammatici, di compiere il bene focalizzando l’attenzione su gesti di
solidarietà e coraggio che qualcuno ha scelto di compiere.
La narrazione si concentra su AZIONI distinguendo tra azioni o non azioni,
con conseguenze negative o positive:
- il racconto della vita di Eichmann, uno dei maggiori responsabili dello sterminio degli ebrei, che si presentava come uomo mite e grigio esecutore di ordini superiori; la sua linea - difensiva al processo a Gerusalemme fu infatti il non considerarsi responsabile perchè aveva agito eseguendo ordini di suoi superiori (Hanna Arendt, La banalità del male).
- il racconto, della scelta di molti italiani, spesso giovani, di partecipare alla Resistenza costituendo ed aderendo alle formazioni partigiane; esempio di azioni ardite, coraggiose e responsabili, tese a conseguire la libertà per il nostro paese. Questo racconto è supportato da testimonianze dirette e dalla lettura e visione di documenti di storia locale.
Due esempi su cui riflettere per giungere alla comprensione ed acquisizione del principio dell’etica della responsabilità: i ragazzi saranno accompagnati a riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni sia negative (bullismo) che positive (azioni di solidarietà e cooperazione) al fine di maturare comportamenti consapevoli, rispettosi e responsabili.
Si tende a smontare il concetto di “obbedienza” che
vige anche nel branco di “bulli” secondo il quale è diffuso, tra ragazzi, il
comportamento di agire in base a ciò che richiede il capo, il più forte, e per
riflettere sul concetto di Don Milani “l’obbedienza non è una virtù” e
sull’agire responsabile.