sabato 19 marzo 2022

DALLA RESISTENZA ALL’ETICA DELLA RESPONSABILITA’

 PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA CONSAPEVOLE

a cura di Renata Tira

  Indirizzato alle classi terze scuola Secondaria di primo grado di Borgosatollo

anno scolastico 2021-22


Sono stati coinvolti nei due laboratori circa 80 ragazze e ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di 1°grado; hanno partecipato alle attività proposte con attenzione. 
A loro auguriamo che la Storia e le storie narrate contribuiscano a formare capacità di pensieri liberi e azioni responsabili.
Un ringraziamento agli insegnanti che hanno aderito alle iniziative proposte con interesse e disponibilità.

Borgosatollo,   21 Marzo 2022


DALLA RESISTENZA ALL’ETICA DELLA RESPONSABILITA’

 

La proposta è un intervento educativo che porti gli alunni da una semplice conoscenza e consapevolezza del passato, con riferimento ad eventi tragici avvenuti in Italia e in Europa durante la seconda Guerra mondiale, ad intravedere la possibilità di ricavare da quegli eventi insegnamenti utili anche nella società contemporanea e nelle relazioni interpersonali.

Il percorso educativo non è solo un percorso di memoria storica teso a ricordare, affinchè gli orrori del passato non si ripetano, ma porta a riflettere su queste drammatiche vicende fino a trarne elementi formativi attualmente utili: per esempio, e nello specifico, scoprire come l’influenza delle proprie azioni, sia positive che negative, dipenda dalla consapevolezza delle relative conseguenze e come azioni positive possano nascere dal conoscere, ricordare, imparare e riflettere; possano nascere da uomini coraggiosi, forti e generosi che , pur feriti da atrocità indicibili, non hanno perso la fede nell’uomo e nella speranza di agire per costruire  un futuro migliore.

Il percorso tende a connotare l’idea di antifascismo con semplici qualità, anche per chi  sa poco di storia, facilmente collocabili nella realtà attuale, anche tra  ragazzi: il rispetto degli altri come persone di qualunque etnia o cultura, la tutela delle libertà fondamentali, la condanna della violenza fisica e di ogni forma di oppressione contro i deboli e l’assunzione di responsabilità delle proprie azioni.

In questo percorso ci si attiene alle raccomandazioni pedagogiche delle maggiori istituzioni che si occupano di trasmissione della memoria della Shoah, dallo Yad Vashem in Israele al Mémorial della Shoah di Parigi: entrambe concordano sull’esigenza di costruire il racconto storico sugli aspetti meno atroci, privilegiando la narrazione di storie individuali, se possibile, di coetanei di coloro cui è rivolto il progetto che, all’epoca dei fatti avevano la stessa età dei discenti e la cui vita ha avuto esito positivo.

Si raccoglie inoltre la raccomandazione pedagogica di rassicurare i ragazzi circa la possibilità, anche in tempi drammatici, di compiere il bene focalizzando l’attenzione su gesti di solidarietà e coraggio che qualcuno ha scelto di compiere.

La narrazione  si concentra su  AZIONI distinguendo tra azioni o non azioni, con conseguenze negative o positive:  

- il racconto della vita di Eichmann, uno dei maggiori responsabili dello sterminio degli ebrei, che si presentava come uomo mite e grigio esecutore di ordini superiori; la sua linea -        difensiva al processo a Gerusalemme fu infatti il non considerarsi responsabile perchè aveva agito eseguendo ordini di suoi superiori (Hanna Arendt, La banalità del male).

 - il racconto, della scelta di molti italiani, spesso giovani, di partecipare alla Resistenza costituendo ed aderendo alle formazioni partigiane; esempio di azioni ardite, coraggiose e responsabili, tese a conseguire la libertà per il nostro paese. Questo racconto è supportato da testimonianze dirette e dalla lettura e visione di documenti di storia locale.

 Due esempi su cui  riflettere per giungere alla comprensione ed  acquisizione del principio dell’etica della responsabilità: i ragazzi saranno accompagnati a riflettere sulle  conseguenze  delle proprie azioni sia negative (bullismo) che positive (azioni di solidarietà e cooperazione) al fine di maturare comportamenti consapevoli, rispettosi e responsabili. 

Si tende a smontare il concetto di “obbedienza” che vige anche nel branco di “bulli” secondo il quale è diffuso, tra ragazzi, il comportamento di agire in base a ciò che richiede il capo, il più forte, e per riflettere sul concetto di Don Milani “l’obbedienza non è una virtù” e sull’agire responsabile.


Con la partecipazione del musicista Dario Gazzardi.


Un ringraziamento all'Amministrazione Comunale e  a Mario Cartapani di Borgofit 
per gli spazi e le attrezzature messe a disposizione.