giovedì 1 settembre 2022

Gita a Comacchio nei luoghi del libro "L'Agnese va a morire" di Renata Viganò

 Vi presentiamo un'iniziativa che abbiamo programmato in collaborazione con  il Gruppo di Lettura dell'Associazione "AltriArchivi"  e con gli Amici della Bici di Borgosatollo:

sabato 24 settembre gita nelle Valli di Comacchio
per visitare i luoghi in cui si svolgono le vicende di Agnese.

Programma della gita:


-Partenza da Borgosatollo ore 6.30 con mezzi propri. Chi non ha la possibilità di portare la propria bici potrà noleggiarla in loco. 

-Arrivo a Porto Garibaldi/Lido degli Estensi verso le 9.30. Percorreremo in bicicletta una ventina di km, all’interno dell’oasi naturale delle Valli, potremo vedere il casone dove è stato girato il film di Giuliano Montaldo "L'Agnese va a morire" tratto dall'omonimo libro di Renata Viganò, ma non solo…avremo la possibilità di vedere i luoghi dove Pupi Avati ha girato “La casa dalle finestre che ridono” e “Signor Diavolo”…il tutto in mezzo ai voli dei fenicotteri rosa e alle distese di limonio. Verso le 12,30 potremo fermarci all’area attrezzata del Bettolino di Foce. C’è la possibilità di consumare il pranzo al sacco o, per chi preferisce …. approfittare del Ristorante del Bettolino.

-Dopo il pranzo ripartiremo per raggiungere Comacchio, la piccola Venezia del Delta, qui visiteremo  il museo della “Manifattura dei marinati” dove fino a qualche decina di anni fa si preparavano le famose anguille marinate che Comacchio esportava in tutto il mondo. All’interno della Manifattura è stato girato nel 1954 il film di Mario Soldati “La donna del fiume” con Sophia Loren. Termineremo la nostra gita percorrendo le viuzze di Comacchio e soffermandoci in alcuni  luoghi  significativi.

-Verso le 17.30 partenza per il rientro.

Per problemi organizzativi abbiamo bisogno di sapere chi vuole partecipare alla gita entro sabato 17 settembre. Quindi vi chiediamo di comunicarci la partecipazione indicando se venite con la bici propria o se la dovete noleggiare in loco. Questo anche  per meglio organizzare “la carovana” cercando di andare con meno mezzi possibili. Per effettuare la gita è necessario avere l’Assicurazione RC per la mobilità in bici. Per averla basta iscriversi, anche al momento, all’Associazione Amici della Bici (la tessera  costa  20 Euro e 15 Euro per i famigliari). La tessera oltre all’assicurazione infortuni dà la possibilità di partecipare a tutte le iniziative FIAB in Italia e all’estero.

Naturalmente vi invitiamo a leggere o rileggere il libro di Renata Viganò:

“L’Agnese va a morire” è un romanzo pubblicato nel 1949, anno in cui ha vinto il Premio Viareggio.  Questo romanzo, scritto da una donna che prese parte attiva alla Resistenza a fianco del marito, racconta giorno per giorno e mese dopo mese, la cronaca della lotta per la Liberazione nelle valli di Comacchio: le fughe, le fucilazioni, i tradimenti, le sconfitte, le vittorie, ma anche i piccoli gesti quotidiani: un bacio dato per dire grazie, uno sguardo di gratitudine, un amore mai finito, un ricordo, un sogno…Le descrizioni del paesaggio, della campagna, degli acquitrini, permettono di “vedere” come in un film, la storia e i personaggi che in essa si muovono.



Per qualsiasi informazione o chiarimento non esitate a scriverci!

martedì 7 giugno 2022

PREMIAZIONE CONCORSO IN MEMORIA DI GIANNETTO VALZELLI martedì 07 giugno 2022

 

Classe 3 A    prof.ssa Genny Lonati         

CRISCI GIORGIA: “ Il riflesso della Memoria”

1° premio  MOTIVAZIONE

“ Il riflesso della memoria” è la composizione polimaterica con cui, utilizzando materiali organici e artificiali  quali rametti d’albero, frammenti cartacei e di specchio, Giorgia ci sollecita a riflettere.

L’uso dello specchio, di per sé materiale solo riflettente, non solo racconta il passato, ma suggerisce un invito, monito?  a interrogarci circa l’approccio contemporaneo alla memoria di una pagina tragica e buia del nostro passato. Per non dimenticare.

I tratti pittorici a tempera sul lato sinistro dell’opera, su uno sfondo nero ad identificare una memoria buia, oscura, di oppressione e morte, descrivono una mano insanguinata che regge un frammento di specchio su cui si riflette un albero fiorito, segno di rinascita, di libertà. In contrasto, sul lato destro, rametti secchi reggono frammenti cartacei di documenti che richiamano il dolore, la brutalità e la tragicità degli eventi.

Il senso di morte che caratterizza il lato destro dell’opera si spezza in una serie di piccoli frammenti di specchi insanguinati, passaggi di memoria? che vanno a comporre l’immagine dell’albero fiorito, sostenuto dalla mano sanguinante.

 E’ la mano della Resistenza che, lottando e soffrendo, si è opposta al buio dell’oppressione e della barbarie nazifascista, consentendo il rifiorire della Libertà.

 

 

Classe 3 A    prof.ssa Genny Lonati         

HAXHIRAJ VANESSA

“La vita durante il regime comunista in Albania

2° premio ex equo   MOTIVAZIONE   

La scheda di presentazione dice di una giornata di lavoro; leggendo le  parole di Vanessa ci si accorge che sono frutto di un tempo molto più lungo: di un vissuto, di un’esperienza intima, profonda, di quelle che ti segnano la vita. E non solo la tua.

Vanessa ci trasporta in Albania, nella sua terra di origine. Inizia a raccontarla come la terra della dittatura di Enver Hoxha. Implacabile,  snocciola  le limitazioni, le violazioni dei  diritti civili e le atrocità dei 40 anni di dittatura : ci parla di religione, donne, oppositori politici, condizioni carcerarie.

Ci offre anche spaccati sociologici “divertenti”: per denunciare l’ossessività del controllo della vita sociale, soprattutto dei giovani, ci parla di “ baffi, occhiali da sole e piccole borse “ banditi in quanto  “apparizioni straniere”. E si addentra su temi come inflazione, povertà,  censura, spese militari e chiusura al mondo[N1] .  

Conclude con le manifestazioni studentesche del dicembre del ‘90 e l’abbattimento della statua di Hoxha e la nascita della giovane democrazia albanese.

Così, alla fine,  i suoi occhi, appassionati e affascinati dalle sue radici, descrivono orgogliosamente l’Albania come la terra verso cui oggi tornano in molti, una terra di opportunità che riaccoglie i suoi esuli, fuggiti un tempo perché “desiderosi di una vita migliore”. E nel sentimento di felicità di Vanessa sentiamo un profondo apprezzamento per la democrazia e per la libertà.

 

 

Classe 3 sez. C professoressa Chiara Lodigiani

Edoardo Voltolini

Scrivi una breve relazione sugli incontri con l’ANPI, relativi agli eventi accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Riportando degli esempi presentati durante questa esperienza, esprimi le tue riflessioni sulla giustizia, sulla responsabilità e le leggi o ordini da eseguire.

2° premio ex equo   MOTIVAZIONE

Un compito in classe con una traccia ben definita: questo era quello che doveva svolgere Edoardo. E lui, diligente e intelligente, l’ha fatto al meglio. Ci ha messi al corrente con precisione del contesto e delle modalità con cui è maturata l’esperienza che gli ha permesso di acquisire i contenuti di cui ci parla con ordine, chiarezza e serietà.

Questo infatti è il dato forte che emerge dal suo testo: l’approccio serio e interessato con cui si è avvicinato all’esperienza che l’ANPI e la Scuola gli hanno offerto e la responsabilità conseguente di porsi domande, di riflettere e comprendere.

 Così Edoardo procede nel suo scritto ed espone i suoi pensieri, le sue considerazioni e le sue conclusioni. In modo accurato e circostanziato. E’consapevole di quanto ha ricevuto dalla Resistenza e ringrazia ammirato e partecipe partigiani e ANPI.

Noi ringraziamo lui per la sua capacità di memoria attiva. Perché ci dà fiducia e speranza.

 

MENZIONE SPECIALE

Classe 3 sez. E professoressa Roberta Filippini

Masserdotti Stella

Bertussi Davide

Colpani Bianca

Gadoldi Davide

 

Scultura alla libertà

MOTIVAZIONE

La  “ Scultura alla libertà”, una rappresentazione ben proporzionata della Vittoria alata , denota un lavoro di attenta e meticolosa osservazione del modello originale. Il lavoro denuncia una lettura “ammirata” che si è tradotta in una cura appassionata e attenta  della riproduzione.

Gli occhi dell’osservatore vengono catturati dalla bella dinamica del corpo: la linea mossa del  busto, delle gambe, delle braccia della figura femminile.

 L’ interessante intervento di modellazione e i segni incisi sulla superficie materica tendono a definire e descrivere, sottolineandone la linea sinuosa, le parti di cui l’oggetto si compone: il corpo, l’acconciatura, le ali, la tunica.

Interessante, ma solo suggerito nel titolo del lavoro, il parallelismo tra la “Vittoria alata” e la Libertà. Rimpiangiamo una presenza di segni tangibili di tale relazione

venerdì 22 aprile 2022

...è festa d'aprile!






 



Le nostre iniziative per il 77° anniversario della Liberazione dal nazifascismo

Per visualizzare la videoregistrazione della manifestazione :

































sabato 19 marzo 2022

DALLA RESISTENZA ALL’ETICA DELLA RESPONSABILITA’

 PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA CONSAPEVOLE

a cura di Renata Tira

  Indirizzato alle classi terze scuola Secondaria di primo grado di Borgosatollo

anno scolastico 2021-22


Sono stati coinvolti nei due laboratori circa 80 ragazze e ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di 1°grado; hanno partecipato alle attività proposte con attenzione. 
A loro auguriamo che la Storia e le storie narrate contribuiscano a formare capacità di pensieri liberi e azioni responsabili.
Un ringraziamento agli insegnanti che hanno aderito alle iniziative proposte con interesse e disponibilità.

Borgosatollo,   21 Marzo 2022


DALLA RESISTENZA ALL’ETICA DELLA RESPONSABILITA’

 

La proposta è un intervento educativo che porti gli alunni da una semplice conoscenza e consapevolezza del passato, con riferimento ad eventi tragici avvenuti in Italia e in Europa durante la seconda Guerra mondiale, ad intravedere la possibilità di ricavare da quegli eventi insegnamenti utili anche nella società contemporanea e nelle relazioni interpersonali.

Il percorso educativo non è solo un percorso di memoria storica teso a ricordare, affinchè gli orrori del passato non si ripetano, ma porta a riflettere su queste drammatiche vicende fino a trarne elementi formativi attualmente utili: per esempio, e nello specifico, scoprire come l’influenza delle proprie azioni, sia positive che negative, dipenda dalla consapevolezza delle relative conseguenze e come azioni positive possano nascere dal conoscere, ricordare, imparare e riflettere; possano nascere da uomini coraggiosi, forti e generosi che , pur feriti da atrocità indicibili, non hanno perso la fede nell’uomo e nella speranza di agire per costruire  un futuro migliore.

Il percorso tende a connotare l’idea di antifascismo con semplici qualità, anche per chi  sa poco di storia, facilmente collocabili nella realtà attuale, anche tra  ragazzi: il rispetto degli altri come persone di qualunque etnia o cultura, la tutela delle libertà fondamentali, la condanna della violenza fisica e di ogni forma di oppressione contro i deboli e l’assunzione di responsabilità delle proprie azioni.

In questo percorso ci si attiene alle raccomandazioni pedagogiche delle maggiori istituzioni che si occupano di trasmissione della memoria della Shoah, dallo Yad Vashem in Israele al Mémorial della Shoah di Parigi: entrambe concordano sull’esigenza di costruire il racconto storico sugli aspetti meno atroci, privilegiando la narrazione di storie individuali, se possibile, di coetanei di coloro cui è rivolto il progetto che, all’epoca dei fatti avevano la stessa età dei discenti e la cui vita ha avuto esito positivo.

Si raccoglie inoltre la raccomandazione pedagogica di rassicurare i ragazzi circa la possibilità, anche in tempi drammatici, di compiere il bene focalizzando l’attenzione su gesti di solidarietà e coraggio che qualcuno ha scelto di compiere.

La narrazione  si concentra su  AZIONI distinguendo tra azioni o non azioni, con conseguenze negative o positive:  

- il racconto della vita di Eichmann, uno dei maggiori responsabili dello sterminio degli ebrei, che si presentava come uomo mite e grigio esecutore di ordini superiori; la sua linea -        difensiva al processo a Gerusalemme fu infatti il non considerarsi responsabile perchè aveva agito eseguendo ordini di suoi superiori (Hanna Arendt, La banalità del male).

 - il racconto, della scelta di molti italiani, spesso giovani, di partecipare alla Resistenza costituendo ed aderendo alle formazioni partigiane; esempio di azioni ardite, coraggiose e responsabili, tese a conseguire la libertà per il nostro paese. Questo racconto è supportato da testimonianze dirette e dalla lettura e visione di documenti di storia locale.

 Due esempi su cui  riflettere per giungere alla comprensione ed  acquisizione del principio dell’etica della responsabilità: i ragazzi saranno accompagnati a riflettere sulle  conseguenze  delle proprie azioni sia negative (bullismo) che positive (azioni di solidarietà e cooperazione) al fine di maturare comportamenti consapevoli, rispettosi e responsabili. 

Si tende a smontare il concetto di “obbedienza” che vige anche nel branco di “bulli” secondo il quale è diffuso, tra ragazzi, il comportamento di agire in base a ciò che richiede il capo, il più forte, e per riflettere sul concetto di Don Milani “l’obbedienza non è una virtù” e sull’agire responsabile.


Con la partecipazione del musicista Dario Gazzardi.


Un ringraziamento all'Amministrazione Comunale e  a Mario Cartapani di Borgofit 
per gli spazi e le attrezzature messe a disposizione.